WILD

Pubblicato: aprile 11, 2015 in Uncategorized
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Locandina del film WildFonte: Trovacinema.it

Regia: Jean-Marc Vallée

Con: Reese Witherspoon, Laura Dern, Michiel Huismans.

Genere: biografico, drammatico

VISTO DA MARVIN

Sembra quasi un appuntamento il fatto che ogni anno, a volte anche meno, esca al cinema un film che parla di qualcuno che inizia un lungo viaggio solitario per un motivo che di solito si aggira nel “cercare se stessi” o esorcizzare e affrontare un lutto o alcune paure personali.

L’anno scorso è uscito “Tracks” di John Curran, quest’anno è la volta di questo film per la regia di Jean-Marc Vallée.

Qui iniziano le prime differenze: spesso questi film si perdono nel mettere in scena i più straordinari paesaggi mai visti e, facendosi forza di questa loro espressione puramente estetica, abbandonano un pò il senso dell’opera principale e lasciano il protagonista e i suoi affanni interiori in secondo piano. Se invece questi ultimi sono affrontati, l’effetto è lirico se non decisamente altisonante, tanto il pubblico si perderà nei bellissimi paesaggi e il resto conterà poco e, cosa molto importante, la regia che si deve usare in film di questo tipo dev’essere bella, chiara e “da cartolina” in modo da rendere tutto ancora più affascinante.

Dicevo le prime differenze…… Ebbene il film in oggetto usa una regia molto frammentaria quasi da docu-film, a volte sconnessa a causa di un montaggio volutamente “sbagliato”. Inoltre questo stile non si vede solo nella parte registica ma anche in parole a volte fuori contesto, musiche a sprazzi, suoni e visioni oniriche fatte di pochi flash. Tutto questo porta così a una resa più “emotiva” dovuta anche all’andamento confuso della vicenda che riesce pure a raggiungere tratti commoventi che ben si incastrano in un film che è metafora del flusso di una coscienza umana (quindi sconnessa, confusa e non lineare) che pian piano arriva a prendere consapevolezza di sè.

Questo è il cammino che la protagonista, interpretata dalla bravissima Reese Whiterspoon, percorre lungo il suo cammino: anche qui, dopo “Dallas Buyers Club”, il regista dona alla sua protagonista un personaggio magnifico e distrutto al suo interno e lascia che la sua attrice di riferimento lo metta in scena in una prova maiuscola. Alla fine, il film non cede quasi mai a un mero compiacimento estetico fine a se stesso ma si concentra anima, corpo e primissimi piani su di lei.

Rimane un film che si distingue a livello registico ma che, in fin dei conti, procede con andamento canonico, alternando momenti di viaggio con flashback rivelatori delle motivazioni di questo arduo viaggio. Ma, oltre ai pregi già elencati, risulta di forte impatto, perché evita di gridare tramite scene da cartolina o momenti stucchevoli la sua anima anche se questo porta la pellicola ad essere un film meno digeribile e accettato dalle grandi masse.

VISTO DA JOE

Premessa e… Piccolo spoiler: il film giunge a conclusioni piuttosto ovvie. Eccojoechesiaccingeadistruggereunaltrofilm??? No, dai. Però, se io fossi in cerca di me stesso, non mi metterei ad affrontare il tipo di avventura (camminata lungo una specie di giungla americana della durata di un mese abbondante, tra mille difficoltà) che decide di affrontare la protagonista da un giorno all’altro. E poi, quanti film del genere sono già usciti? Il primo che mi viene in mente è INTO THE WILD uscito qualche anno fa. Lo schema è molto simile (se ricordo bene): alternare momenti dell’avventura presente (con rischi annessi) ad aneddoti del passato. Ma se INTO THE WILD tocca livelli di poesia pazzesca con le immagini, trasfigurando l’uomo nella natura selvaggia in cui va a vivere facendolo diventare parte integrante di essa, qui si capisce che il contatto con la natura, per quanto coinvolgente, rimarrà solo un fatto temporaneo. Sono semmai i momenti del passato che offrono in piccole quantità ben congegnate una serie di indizi che lasciano capire come la vita abbia cambiato la protagonista nel corso del tempo: l’esperienza di Cheryl (Reese Witherspoon) è caratterizzata da una serie di fallimenti, consapevolezze dolorose e altre simili amenità che non la portano ad essere di certo ottimista sul futuro. Il fatto di andare avanti ogni giorno in questa prova decisamente fuori dal comune per i suoi precedenti standard le crea nell’animo una progressiva forza che la porta a maturare nuove consapevolezze e una maggiore sicurezza in se stessa.

Le parti dove la natura è protagonista sono certamente molto interessanti e coinvolgenti, ma non arrivano a toccare le vette di lirismo della pellicola (quasi omonima) citata precedentemente. Rimangono invece più impressi i momenti di vita che hanno segnato l’io interiore di Cheryl: creano un climax ascendente di certo non originale, ma comunque di dignitosa fattura. Restano impresse sicuramente due attrici. Witherspoon è già stata vista in questa stagione con MUD e VIZIO DI FORMA: in quest’occasione offre una gamma recitativa che si discosta di molto da VIZIO DI FORMA (com’era perfettamente ‘a modino’ in quel film!) e pure da MUD (anche se qualche aspetto del personaggio può somigliare). Qui il suo essere donna maledetta dalla vita traspare in ogni momento dei suoi flashback. Candidatura all’Oscar, ma premio mancato.

L’altra attrice è Laura Dern, nei panni della madre di Cheryl. Non so quanti abbiano presente chi sia. Ricordo solo, 25 anni fa, di averla apprezzata parecchio in WILD AT HEART (Cuore Selvaggio) di David Lynch. Sono cambiati scenari, storie, tempi e regista. Ma non è cambiata la bravura dell’attrice dotata di un’espressività che non oltrepassa lo schermo, ma lo disintegra proprio per la peculiarità dei sentimenti espressi. Battute ben recitate, le sue, supportate anche da sguardi, smorfie, sorrisi, atteggiamenti silenziosi e molti nondetti assolutamente verosimili. Ne esce un personaggio drammaticamente vero che a tratti viene pure giustamente mitizzato. Com’è giusto che venga mitizzata una madre, che spesso, volente o nolente, si trova ad essere suo malgrado pietra angolare di quel palazzo che si chiama famiglia…

Anche qui candidatura all’oscar che sarebbe stato giusto premiare abbondantemente (ma non ho visto Arquette in Boyhood, ammetto).

 

Marvin, già nervoso, sta aspettando impaziente Joe, il quale arriva poco dopo tutto infervorato dall’idea che vuole proporre a Marvin

JG (tutto preso dai suoi pensieri): Sai, ho pensato che…

M (‘stoppandolo’ con una mano): NO!… Non mi interessa sentire te che proponi l’apertura di sale cinematografiche itineranti il cui ambiente ricrei dal vivo quello del film per creare un maggiore coinvolgimento nel pubblico (rimette la mano a posto)… E’ CHIAROOOO!?!?! (esce lasciando di sasso Joe che rimane a bocca aperta)

JG (incredulo, verso la direzione da cui è uscito Marvin): Ma come diavolo avrà fatto a capire che ERA PROPRIO QUELLO che volevo proporgli!?!?!?

 

fonte: youtube

commenti
  1. 76sanfermo ha detto:

    Caspita , che belle le recensioni!

    Mi ricordo di aver visto Laura Dern e di averla apprezzata come attrice , e , a parte il ricco corredo di altre notizie su questo film , mi verrebbe voglia di rivederla…….

  2. linda ha detto:

    Laura Dern? Be’, per esempipo Jurassic Park, no? ecc.. anch’io l’ho sempre trovata brava. E anche l’attrice protagonista è in gamba. e sempre all’altezza. OK, io vado. Ciao

  3. Punto Dritto ha detto:

    Belle entrambe le vostre recensioni e questo provo davvero ad andare a vederlo! Poi vi dico, eh.
    Grazie, un salutone e buona domenica.

  4. joe ha detto:

    jurassic park, e chi siricordava che fosse anche in quel film… grazie del contributo, linda, faci sapere il tuo parere, se vai a vedere il film, lo stesso dicasi per 76 e punto…
    CIPIACCIONOIDIBATTITIQUINDISCATENATEVIIIIIII

  5. marvin ha detto:

    Laura Dern è una bellissima attrice che viene riconosciuta poco dal grande pubblico avendo fatto pochi film commerciali ma ha lavorato con grandi autori quali Paul Thomas Anderson o David Lynch.

    Grazie dei commenti e continuate cosi !!!!!!!!!

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